13 aprile 2015

Piadina Romagnola

Buongiorno!
Vi ho già detto che ho il moroso romagnolo DOC? Beh, lo ribadisco!

E finalmente ho fatto la Piadina, sua Signoria La Piadina, come dice lui!! Si, perchè l'avevo già fatta, come si può vedere QUI, con il lievito madre. Beh, quando ho detto al moroso di aver fatto la Piadina con il lievito, e per giunta madre, a momenti gli viene un coccolone! XD "Nnnnooooo, nella piadina non ci va il lievito!!!! Al massimo si mette quello istantaneo in polvere del fornaio giusto per scrupolo!!" Insomma.... mi ha rimproverata tantissimo!! 

E così ho rifatto la ricetta, seguendo le istruzioni della suocera, anche lei romagnola DOC, e devo dire che stavolta mi è venuta quasi uguale alla sua, molto più piadina e meno pane!! 

Ci tengo a fare una precisazione, prima di iniziare con la ricetta: la Piadina, quella vera, è la versione spessa, quella che trovate a Cesena (dove è nata) e Ravenna!! La piadina sottile, o anche detta sfogliata (letteralmente, con lo strutto!), è la versione riminese. A me piacciono entrambe, ma attenti a parlare con un cesenate e chiamare "piadina" quella sottile.... rischiate rimproveri!! =D 

Poi, come sempre, ci sono le diatribe sul luogo vero ed effettivo di nascita, chi dice si è così e chi dice no, non è vero. Personalmente, mi affido alla sua "diffusione" sul territorio: la più diffusa è quella spessa e relativamente piccola, quindi prendo per corretta la prima versione, ossia quella che la vede nascere nel cesenate. 

PIADINA ROMAGNOLA


Ingredienti:
(per 3 piadine di 20 cm)


- 250 gr di farina 00
- 125 gr di acqua tiepida
- 30 gr di strutto
- 6 gr di sale grosso
- 1 cucchiaino (circa 7-8 gr) di lievito per piadine istantaneo (Molino rossetto)


Procedimento

In una ciotola mettete l'acqua tiepida e il sale. Sciogliete velocemente il sale e aggiungete una manciata di farina fino a formare una pastella. Setacciate il lievito nella restante farina. 

Aggiungete lo strutto e, poco per volta, la farina, impastando velocemente ed energicamente. 

Formate un panetto, deve essere abbastanza compatto, ma non troppo. È un impasto liscio e sodo. 

Formate un piccolo filone e pezzatelo in tre parti da circa 130-135 gr l'una. 

Pirlate velocemente con una mano l'impasto e formate delle palline lisce, che metterete a riposare per circa 10-15 minuti, il tempo necessario per stenderle senza che facciano troppa resistenza. 


Ora, con un mattarello, stendetele tonde fino a un diametro di circa 20 cm, lasciandole spesse circa 3 mm. 


Preparate la piastra per la cottura: l'ideale sarebbe un originale testo romagnolo in ghisa, in assenza va bene anche una piastra antiaderente, purchè sia bella piatta. 

Quando il testo è ben caldo cominciate a cuocere le vostre piadine. Appoggiatele, una alla volta, al centro della piastra e cuocete per un paio di minuti.


Controllate, con un coltello, la doratura sollevando leggermente un lembo. Quando la pasta è dorata, giratela e cuocete l'altro lato. 


Uniformate la cottura rigirandola ancora qualche volta, poi toglietela dal testo e farcitela a piacere ancora calda. 


Sempre con queste dosi, è possibile tirarle un po' più sottili e fare il classico rotolo farcito o i crescioni (piadine chiuse a mezzaluna, tipo sofficini, e farcite prima della cottura). In questo caso tirare la pasta più sottile è necessario al fine di poterla arrotolare o cuocere bene nel caso dei crescioni. 

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